L’incisione di Piranesi nella didascalia riporta: Veduta della Piramide di Cajo Cestio situata sopra l’antica via Ostiense, oggi detta di S. Paolo. Il lato che guarda sopra la strada verso Levante è la facciata principale. 1. Mura di Roma, le quali sono congiunte ai lati della Piramide. Furono esse dilatate sino a questo Sepolcro dall’Imperatore Aureliano; e poscia quivi ristabilite ne’ tempi posteriori. 2. Porta Ostiense detta oggi di S. Paolo. Il monumento sepolcrale di Caio Cestio Epulone è datato tra il 18 e il 12 a. C., eretto dai suoi eredi per legato testamentario – come si legge nell’iscrizione sulla facciata – .
Con la costruzione delle Mura Aureliane (III secolo d.C.) la Piramide viene inserita nel perimetro fortificato, accanto alla porta Ostiensis (oggi San Paolo). Il sepolcro, noto nel medioevo come Meta Remi, misura alla base 29,50 metri e 36,40 metri di altezza (100 x 125 piedi). Aveva quattro colonne sugli angoli (due furono rialzate al momento dello scavo, avvenuto nel 1660 per volontà di Alessandro VII, come ricorda un’iscrizione).
G.B. Piranesi, Le antichità romane I, tav. XXIII, 1756 in L. Ficacci – Istituto Nazionale per la Grafica, Roma, Piranesi, Theschen, Köln, 2006, p. 184.
Biblioteca di Storia dell’arte – Luigi Grassi – coll.: /AR 07.1 PIRANESI 0001