L’immagine illustra gli scavi promossi da Pio IX tra il 1868-70, condotti da Pietro Ercole Visconti, estesi lungo l’argine del Tevere, quando si ritrovarono vaste porzioni dell’antico Emporium, all’altezza dello sbocco delle attuali vie Torricelli e Rubattino. I reperti costituivano un lungo molo di approdo, di età traianea, caratterizzato da doppie rampe di scarico ed ormeggi in grossi blocchi di travertino. Durante gli scavi furono inoltre rinvenuti mille e duecento blocchi di marmo, per lo più grezzo. Queste strutture sono state successivamente inglobate nella costruzione dei muraglioni del Tevere.
I resti dell’Emporium attualmente visibili in prossimità del ponte Sublicio, emersero negli scavi del 1912, programmati in occasione dei lavori di costruzione dell’argine del Tevere. Questi reperti, interrati dai detriti trasportati dalla corrente del fiume, furono riportati in luce nel 1952 e nuovamente recuperati nel 1974. Con riferimento all’antico porto di Roma, si ricorda che le funzioni dell’Emporium sono testimoniate fino al VI-VII secolo d.C.
C.M. Travaglini (a cura di), Un patrimonio urbano tra memoria e progetti – Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Croma-UniversitĂ Roma Tre / Edimond, Roma 2004, p. 163, (la foto è conservata presso l’Archivio Fotografico Comunale – Museo di Roma – Fondo Parker, AF 2864).
Biblioteca di area delle arti – Architettura – coll.: /FR DIPSU 0244