Planimetria generale dell’intervento promosso dall’Istituto Case Popolari di Roma (I.C.P.), costituito da 16 lotti residenziali.
Tra il dicembre 1909 e l’aprile 1910 vengono richieste dall’I.C.P. le licenze per i fabbricati del primo nucleo di edifici (lotti 19, 20, 24, 25, 37, 38, 39, 40, 41, 42 e 43) a firma dell’ingegnere capo dell’I.C.P. Alberto Manassei. Il progetto di questo primo nucleo di edifici è di Giulio Magni che adotta le soluzioni distributive elaborate da Manassei. A Testaccio, nel 1929, gli edifici dell’I.C.P. contano 1.826 alloggi per 6.278 vani, le unità abitative non presentano grandi variazioni nei tagli e nelle soluzioni distributive.
C. Cocchioni – M. De Grassi, La casa popolare a Roma. Trent’anni di attivitĂ dell’I.C.P., Kappa, Roma 1984, p. 163.
Biblioteca di area delle arti – Architettura – coll.: /PSA 6803